C.da Scuva, 60, 87041 Acri (CS)
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Territorio

Da vedere

Sono da vedere i piccoli centri abitati che costellano la zona: alcuni antichi e legati alle tradizioni del territorio, altri più moderni, dotati di infrastrutture a forte vocazione turistica. Ciò che li accomuna è la bellezza del paesaggio che sembra sospeso tra passato e presente, tradizione e modernità.
A cominciare da Acri, la “porta della Sila” perché situata ai piedi dell’altopiano, c’è poi San Giovanni in Fiore, la cittadina più popolosa della Sila, il cui centro vanta molte chiese, fra cui l’Abbazia Florense e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie.
Nei dintorni troviamo Castelsilano, il cui territorio è ricco di sorgenti naturali, alcune solfuree. Sono presenti inoltre numerose cavità speleologiche, la più importante è la Grotta di Samourì o Grave Grubbo. Da visitare anche l’antico borgo di Acerenthia con i resti medioevali.

Da non perdere

Terra dalle antiche tradizioni, la Sila ha conservato intatti i sapori di un tempo anche a tavola. Da assaggiare, magari in un rifugio montano, uno dei piatti tipici del posto: la “mpanata”, zuppa fatta con ricotta, siero di latte ancora caldo e pezzi di pane duro. Immancabile una passeggiata tra i boschi ricchi di conifere, simbolo del territorio, la cui specie principale è rappresentata dal pino laricio, presente insieme al faggio e all’abete bianco anche nella splendida Foresta dei giganti.
In questo luogo hanno trovato il loro habitat naturale molte specie di animali, come il lupo e il cervo.
Da segnalare, agli amanti del birdwatching, la presenza di molti rapaci, fra cui il nibbio reale, il biancone e il gufo reale.

L’Azienda Agricola Melania si trova nel comune di Acri, una ridente cittadina calabrese della provincia di Cosenza fra la Sila e il mare Ionio, un luogo in cui la storia ha intessuto una tela affascinante fatta di arte, storia antica, architettura laica e religiosa, artigianato, gastronomia tipica. Offre l’immagine di una comunità laboriosa, dove l’ospitalità rappresenta la cultura dominante ereditata dai popoli della Magna Grecia.
E’ bagnata dal fiume Mucone, che nasce dai monti della Sila e sfocia nel Crati. Gode di un clima particolarmente salubre grazie alla favorevole posizione tra il mar Ionio e l’Altopiano Silano.

Di origini incerte, nel corso dei secoli Acri fu assoggettata prima dai Longobardi e poi dai Bizantini, dai Saraceni e dai Normanni. Acri fu una delle comunità più importanti tra le Università demaniali e ne conserva il ricordo nello stemma costituito da tre monti sormontati da tre stelle a campo azzurro, con la scritta “Montes fertiles” U.A. (Università Acrea).

Acri ha un centro storico di grande interesse per la ricchezza di palazzi e strutture architettoniche, per le numerose chiese e i tesori d’arte in esse racchiusi.
L’aspetto della città è caratterizzato dalla presenza dei numerosi edifici del XVIII secolo, come il Palazzo Sanseverino Falcone, fatto costruire da Principe Leopoldo Sanseverino, casa natale di Battista Falcone, triumviro di Sapri, morto eroicamente nella sfortunata e gloriosa spedizione organizzata insieme a Nicotera e Pisacane; il Palazzo Padula, casa natale del genio poetico e letterario di Vincenzo Padula, definito l’Ariosto delle Calabrie, ora sede della Biblioteca Comunale, del Museo della Civiltà Contadina e della Fondazione Padula; il palazzo Giannone, da secoli antica casa dei Conti Giannone; il Palazzo Civitate ove sul muro ad est campeggiano le cosiddette “caggiarole”, gabbiette di ferro utilizzate per esporre le teste di alcuni briganti.
Di rilevo la Chiese di San Nicola che presenta una pala d’altare del XVII secolo; la Chiesa dei Domenicani che ha un portale cinquecentesco e un altare barocco a mosaico; la Chiesa di San Francesco di Paola originaria del ‘500 e rifatta nel ‘700, con un bel soffitto ligneo, tombe e dipinti pregevoli, ove riposano i resti mortali del Beato Francesco Maria Greco, sacerdote mistico fondatore dell’Ordine delle Piccole Operaie; la Chiesa di Sant’Angelo, tardo settecentesca, con affreschi nella volta, ove riposa l’urna del sacerdote cappuccino la cui memoria è sacra agli acresi per la sua vita improntata all’estasi mistica e alla predicazione; la Chiesa dei Cappuccini con tele e sculture del settecento; la Chiesa di Santa Maria Maggiore di impianto medievale, che sorge sulla vetta del centro storico, da cui si ammira il panorama pittoresco della Valle Mucone, l’antico Acheronte; la Chiesa dell’Annunziata che sorge all’incrocio di due torrenti, sul nucleo originario della Cappella del Carmine del XIII secolo; la Chiesa di Santa Chiara, la Chiesa della Madonna del Rinfresco.
Nel Chiostro del Complesso di San Domenico è possibile ammirare il Museo Permanente del Fungo, della Flora e dei Licheni, unico in Italia nel suo genere, gestito dal Gruppo Micologico Naturalistico Sila Greca.

Dintorni

Acri, nota come “Terra di Martiri, di Santi e di Poeti” ha una posizione strategica: immersa nel verde di castagneti e querceti, dista mezz’ora dal Parco Nazionale della Sila, quaranta minuti dal Mare Ionio e dalla cittadina Corigliano-Rossano.
Il Parco Nazionale della Sila è tra i primi cinque nati in Italia. Un’area che, pur conservando il suo affascinante aspetto di zona selvaggia e incontaminata, colpisce il visitatore grazie ai tanti caratteristici paesini che ospita, alla squisita accoglienza e all’opportunità di praticare numerosi sport. Ogni momento dell’anno è giusto per ammirare e godere lo splendido territorio di questa terra dalle mille risorse.

Versante Ionico

Si può ammirare il Parco Archeologico di Sibari, vestigie della più grande città della Magna Grecia, il Castello Ducale di Corigliano-Rossano e la famosa Basilica Bizantina ove è custodito il Codice Purpureo.

Da Fare

Attività principale durante la bella stagione e in autunno sono le escursioni, tra i boschi della Sila perfetti per il trekking anche di più giorni. Durante le escursioni si possono raccogliere funghi particolarmente pregiati e frutti di bosco. In molte zone, inoltre, è possibile noleggiare delle biciclette o avventurarsi a cavallo tra i tanti sentieri immersi nella natura. Nelle località di villeggiatura come Villaggio Mancuso, in prossimità dei numerosi specchi e corsi d’acqua, in particolare del laghi Ampollino, Cecita, Arvo, ricchissimi soprattutto di trote e carpe si possono praticare canottaggio e pesca sportiva.La Sila è anche una delle zone migliori del Sud Italia per gli sport invernali. Le località di Lorica e Camigliatello sono attrezzate ed hanno impianti per raggiungere belle piste da discesa e incantevoli piste di fondo.